La Storia      I Prototipi      Le Varianti   

  Le Macchine

Le macchine che sono state ufficialmente prodotte per la commercializzazione  sono sostanzialmente tre

Le caratteristiche comuni a tutte e tre le macchine sono le seguenti:

Anno di produzione: 1984

Produzione: Commodore , Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Germania

Processore: MOS 7501/8501 variante diretta del MOS 6510 ma con clock da 1,76 Mhz

Chip Grafico/Sonoro: TED (TExt Display) MOS 7360/8360 senza sprite hardware

Colori TED: 121,  15 colori con 8 livelli di luminosità + nero 

Modalita Grafiche TED:
Caratteri testo 40×25
High Resolution 320×200 pixel con 2 colori in cella 8×8 pixel, colore sfondo + colore pixel
Schermo diviso con alta risoluzione + 5 righe da 40 caratteri testo
Multicolor Graphic 160×200 pixel con 4 colori in cella 4×8
Schermo diviso, Multicolor + 5 righe da 40 caratteri testo

Suono: 2 generatori a onda quadra o 1 generatore a onda quadra + un generatore di rumore, con estensione su 4 ottave
Volume: 8 livelli di volume

ROM: 14 KByte Kernal + 2 KByte set Caratteri + 16 KByte Basic 3.5
possibilità di indirizzamento diretto per un totale di 128 kbyte di ROM

Basic: versione avanzata 3.5

Monitor: Sì. Versione molto scarna, ma funzionale, per programmazione diretta in assembler e visualizzazione diretta della memoria

Porta espansione: connettore femmina 25+25 poli

Porta seriale: tipo DIN standard IEEE-488 6 poli per Floppy disk drive e stampanti , pienamente compatibile con periferiche usate con il C64 e Vic20

Porta audio video: tipo DIN standard 8 poli per Monitor, pienamente compatibile con dispositivi usati con il C64 e Vic20, NTSC o PAL

Porta cassette: tipo MiniDIN proprietario, per Datasette dedicato 1531, compatibile con adattatore  con i dispositivi per C64 e Vic20

Porta Joysticks: 2 porte di tipo MiniDIN proprietario, per Joy 1341, compatibile con adattatore con i joysticks utilizzati con il C64 e Vic20

Modulatore: UHF analogico integrato, CH36 , PAL o NTSC

Tasto Reset: Sì

Il Kernel
Il Kernel del sistema operativo della famiglia 264 è il KERNAL, nato per il PET e poi utilizzato in tutti computer Commodore ad 8 Bit fino al C-128. Il KERNAL risiede in 8 KByte di ROM ed è composto da tutte le routine di basso livello per il controllo dell’Hardware del computer, come l’I/O, lo schermo, le periferche. Le routine possono essere richiamate dall’utente utilizzado un jump table standard per tutti i computer Commodore, così da rendere un programma scritto in linguaggio machina il più trasportabile possibile.

Il Basic
Il livello software superiore al KERNAL era costituito dall’interprete del Commodore BASIC, in versione 3.5, che si occupa di eseguire i comandi impartiti dall’utente richiamando le routine del KERNAL necessarie al compito da svolgere.
La nuova versione offriva diversi comandi in più rispetto al BASIC 2.0 del Vic20 e del C64, tra i più importanti posso menzionre quelli per:
– la gestione della grafica e del suono (GRAPHIC, COLOR, CIRCLE, BOX, DRAW, PAINT, VOL, SOUND)
– il controllo delle porte Joystick (JOY)
– la conversione decimale/esadecimale (DEC, HEX$)
– i cicli struttura (DO, LOOP, WHILE, UNTIL, EXIT)
– l’assegnazione dei tasti funzione (KEY)
– l’impostazione dell’ora (TI$)
– il supporto all’editing dei programmi (AUTO, DELETE, RENUMBER)
– il dubugging (TRON, TROFF, HELP)
– il controllo diretto del disk drive (DLOAD, DSAVE, DIRECTORY)
– la chiamata del monitor in linguaggio macchina (MONITOR)

L’Editor di Schermo
Lo schermo era in realtà gestito come un editor, mediante il quale l’utente poteva comandare direttamente il computer: lui assolveva i compiti d’interfaccia a riga di comando.
Il testo scritto veniva processato dall’editor soltanto nel momento in cui veniva premuto il tasto return .
In seguito poteva seguire 2 strade. Se la riga iniziava con un numero, veniva considerata come  riga  di programma Basic e  la posizionava nell’area di memoria del programma determinata dal numero stesso. Se iniziava con un comando, lo eseguiva. 

Monitor in linguaggio macchina
Il monitor in linguaggio macchina era un vero e proprio assemblatore/disassemblatore fornito di una dozzina di comandi, grazie ai quali si potevano scrivere programmi direttamente in assembly, modificare i contenuti delle locazioni di memoria, salvare su nastro o disco porzioni di memoria, duplicare, riempire, confrontare intere aree di memoria tra di loro. Oltre che digitando il comando dedicato, si poteva accedere al monitor anche premendo conteporaneamente il tasto “RUN/STOP” e il pulsantino di RESET.

Macchina di punta della serie, il nome è stato cambiato da 264 a Plus/4 dall’ufficio marcheting ad un mese dal suo debutto sul mercato americano, implementando al suo interno 3 programmi di utilità per lavoro di ufficio + 1 visualizzatore di grafici, rivisitati e ridotti nelle loro funzioni per poter essere inseriti nello spazio di memoria di un solo programma, stravolgendo il concetto esposto da Jack Tramiel quando avviò il progetto 264 e cioè inserire all’interno il software scelto dall’acquirente tra quelli disponibili e completi.
Queste le caratteristiche principali che la differenziano dalle altre due macchine della stessa famiglia:

RAM: 64 KByte ram dinamica, di cui 60671 liberi per programmazione in Basic, memoria espandibile solo tramite una modifica alla scheda madre
ROM: 16 KByte aggiuntivi di programmi funzionali (3+1)
Tastiera: 67 tasti posizionati come macchina per scrivere QWERTY, con 4 tasti freccia direzionale, 4 tasti funzione con Help
User Port: standar maschio 12+12 poli, con gestione segnali seriali + porta in/out parallela 8 bit, e alimentazione 5VDC e 9VAC
Alimentazione: connettore 4 poli con tensioni 5VDC e 9VAC con trasformatore esterno da 220 o 110 VAC
Dimensioni: 335 mm x 202 mm x 65 mm
Peso: circa 1 Kg

Confezioni usate per la commercializzazione

Alcune pubblicità dell'epoca

Documentazioni utili

Macchina più piccola della serie 264 espressamente concepita per competere con il Sinclair ZX80, a parità di prezzo di vendita, ma con prestazioni ben superiori

RAM: 16 KByte ram dinamica, di cui 12277 Byte liberi per programmazione in Basic, memoria espandibile solo tramite una modifica alla scheda madre

Tastiera: 67 tasti morbidi in gomma, posizionati come macchina per scrivere QWERTY, con 4 tasti freccia direzionale, 4 tasti funzione con Help

Alimentazione: connettore spinotto tondo 2 poli , con trasformatore esterno da 9VDC

Dimensioni: 260 mm x 18,3 mm x 58 mm

Peso: circa 790 g

Documentazioni utili

Macchina nata dopo le dimissioni di Jack Tramiel , in pratica l’hardware del C116 nell’involucro del C64 e per questo venduta ad un prezzo maggiore rispetto al C116

RAM: 16 KByte ram dinamica, di cui 12277 Byte liberi per programmazione in Basic, memoria espandibile solo tramite una modifica alla scheda madre

Tastiera: 67 tasti classici come Vic-20 e C64, posizionati come macchina per scrivere QWERTY, con 4 tasti freccia direzionale, 4 tasti funzione con Help

Alimentazione: connettore spinotto tondo 2 poli , con trasformatore esterno da 9VDC

Dimensioni: 405 mm x 206 mm x 80 mm

Peso: circa 1 Kg

Documentazioni utili

Francesco Gori